A cavallo
degli anni ’60/70 si costituì l’Associazione Stampa Lametina che annoverava tra
i suoi iscritti: Raffaele Falbo, Aldo Sollazzo, Rosario Arcuri, Antonio De
Sarro, Gianmaria Cataldi, Pina Mauro, Remo Miloro, Pepè Pandolfo, Oscar Provenzano, Raffaele Nucifero ed
il sottoscritto, Mimmo Rochira (fotografo) ed altri collaboratori di quotidiani
di paesi vicini. Lo scopo era quello di portare all’attenzione della
cittadinanza e della politica locale il ruolo e l’importanza della stampa, con
incontri e iniziative su importanti temi locali, e non solo.
A
presiederla fu eletto la prima volta il prof. Raffaele Falbo, insegnante di latino
e greco al Liceo Classico e all’epoca corrispondente da Lamezia de “Il Secolo
d’Italia”. Sotto la sua presidenza l’Assostampa mise in piedi una serie di
iniziative socio-culturali ed incontri su problematiche cittadine
particolarmente importanti. Falbo condivise l’idea di Russo e Miloro di
chiudere puntualmente l’anno sociale con un avvenimento dalla notevole cassa di
risonanza: il “Gran Gala della Stampa”. Ne affidò l’organizzazione ai due promotori
con la collaborazione del compianto prof. Rosario Arcuri. Essi si attivarono
con impegno ed entusiasmo, coinvolgendo il titolare dell’allora nota profumeria
Cavalieri, Alberto, che ottenne dalle ditte fornitrici degli omaggi per le dame
presenti in sala. Ogni anno tale appuntamento era molto atteso e tanti facevano
a gara per ottenere dagli organizzatori l’invito che era d’obbligo per
l’ingresso. Il fiore all’occhiello della importante manifestazione mondana era
costituito dalla elezione di una Lady Stampa, di una Miss Sorriso e di altri
titoli (tipo Miss Eleganza) assegnati a dame tra le signore presenti nelle
riuscitissime serate animate dall’esibizione di affermate orchestre, quali “Gli
Occhididio” di Eugenio Renda e principalmente
“i Bruzi” (indimenticati alcuni suoi componenti come lo stesso Eugenio
Renda, Elio Giovinazzo, Ninì Benincasa e Silvano Colloca, trombettista noto e affermato avendo suonato tr l'altro nella jazz band di maestri di valore nazionale e
internazionale, come Romano Mussolini e Carlo Loffredo).
Nel 1973,
anno in cui a presiedere l’Associazione fu nominato il sottoscritto, subentrato
ad Aldo Sollazzo, fu istituito il “Premio Lamezia”, un’iniziativa che fu molto
apprezzata da autorità e pubblico per il contributo apportato alla notorietà
della città di Lamezia Terme, da poco costituita con l’unione dei tre ex comuni
Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia Lamezia. Esso premio venne assegnato per la
prima volta a Giovanni Battista Foderaro per il Turismo nel corso di una
riuscitissima manifestazione mondana, mentre negli anni successivi tale
prestigioso riconoscimento fu conferito al prof. Oreste Borrello per la
letteratura e per l’economia al direttore dell’allora Banca Popolare di
Nicastro, dr Peppino Scalise.
Mi piace
ricordare il servizio scritto su Gazzetta del Sud il 28 marzo del 1973 non
soltanto per portare alla ribalta un’iniziativa che ebbe all’epoca successo e
cassa di risonanza apprezzabili, quanto anche quale segno di stima nei
confronti dell’amico Giovanni Battista Foderaro, oggi alle prese con problemi
di salute e di recente colpito duramente negli affetti più cari.
In esso
articolo si leggeva: “Nel corso del gran
Galà, che l’Assostampa lametina quest’anno ha riproposto a un pubblico
espressamente invitato in un hotel di Falerna Marina, è stato conferito per la
prima volta il “Premio Lamezia”, significativo riconoscimento ad una
personalità che maggiormente si è distinta per lo sviluppo
socio-turistico-economico della Calabria. Per decisione unanime del Consiglio
direttivo, l’edizione del premio è stata dedicata al settore turismo e
attribuita a GB Foderaro, vice presidente dell’Automobile Club di Catanzaro e
titolare dell’omonima organizzazione internazionale “Turismo e Viaggi”.
Il signor Foderaro, al quale tutti
riconoscono il merito di una spinta poderosa al turismo nella nostra Regione,
attraverso manifestazioni sportive a carattere nazionale e soprattutto mediante
una efficace e moderna organizzazione di servizi turistici che consentono di
utilizzare i grossi canali del turismo europeo, ha ricevuto la targa d’argento
e diploma dal presidente Demetrio Russo e dalla signora Pina Mauro, componente
il consiglio direttivo dell’Assostampa. Prima della consegna del
riconoscimento, il prof. Remo Miloro ha sottolineato l’importanza e le finalità
del premio istituito e tracciato i meriti e le attività di G.B. Foderaro in
favore della Calabria. Alla significativa cerimonia hanno fatto da cornice
dieci graziose ragazze, selezionate da apposita giuria per l’elezione di Miss
Sorriso e da altrettante signore, in eleganti abiti da sera, per la nomina di
Lady Stampa.
La giuria, composta dall’ing. Aldo
Gatti, dall’avv. Francesco Mazzei, dal dr Giampiero Folino e dalla signora Pina
Mauro, ha scelto come damigelle d’onore Ornella Fiumara e Tina Fittante, mentre
il titolo di Miss Sorriso è andato a Rosetta Maione.
Per quanto riguarda l’assegnazione
del titolo “Lady Stampa”, che anche nelle precedenti edizioni ha costituito il
clou della serata, dalla medesima giuria è stato attribuito alla signora Marisa
Furci, incoronata dalla lady dello scorso anno Maria Puteri. Premio speciale
per l’eleganza, consistente in un fascio di tulipani rossi, conferito alla
signorina Maria Luisa Munari. La serata è stata allietata dal noto complesso Gli Occhididio di Eugenio Renda”.
Lo spunto
per ricordare avvenimenti noti e di un certo interesse del passato, quale
appunto il Premio Lamezia, oggi lo ha dato la pagina del giornale “Gazzetta del
Sud” di quel lontano 1973 che la signora Marisa Rettura vedova Furci, la Lady
Stampa di quell’anno, ha conservato tra i suoi ricordi più belli.
Nessun commento:
Posta un commento