Tra moglie e marito...
Giuseppe e Carmelina, due anziani
coniugi, decidono di cenare fuori per festeggiare il loro cinquantesimo
anniversario di matrimonio. Passando davanti a un ristorante, la donna nota una
locandina con su scritto: “Qui si mangia come a casa vostra”. Lo indica al
marito proponendo di entrare perché la cena dovrebbe andare bene. Ma Giuseppe,
pensando alla cucina di casa, non è d’accordo e commenta: “No, meglio andare da
qualche altro ristorante”. E a distanza di qualche centinaio di metri ne nota
uno abbastanza frequentato. Decidono di entrare e su indicazione di un
cameriere, trovano posto in un angolo della sala. Data una scorsa al menù,
Giuseppe ordina: “Come primo piatto per me un brodino e come secondo una
bistecca ai ferri con contorno di patatine fritte” e aggiunge rivolgendosi al
cameriere: “Per mia moglie porterai come primo una cotoletta alla milanese con
purè di patate e come secondo lo stesso brodino mio”. All’osservazione del
cameriere del perché i due piatti siano invertiti e serviti per la signora in tempi diversi, Giuseppe, preso per un braccio il cameriere, gli confida
nell’orecchio: “Abbiamo una sola dentiera!”
Corrispondente sportivo da Lamezia Terme della “Gazzetta del Sud” di Messina, dal 1958 al 1994. Ha trasmesso servizi a vari quotidiani, in occasione d’importanti manifestazioni ospitate in città e nel circondario, quali: incontri internazionali di pugilato, tornei di basket e di pallavolo, “europei” di biliardo, soste e allenamenti infrasettimanali di squadre di calcio di serie A e B, alla vigilia di rispettivi impegni di campionato. Dal 2005 sul periodico locale “Storicittà” cura una sua rubrica, dal titolo “Personaggi nostrani tra storia e umorismo”, in cui traccia un profilo biografico di quei Lametini del passato, più o meno recente, protagonisti di storielle e aneddoti curiosi. Alcuni anni addietro, su esplicita richiesta dell’imprenditore Domenico Fazzari, ha raccontato in un libro la drammatica prigionia e la tragica fine (21 aprile 1945) del fratello Giuseppe avvenute in Germania, durante la II guerra mondiale. Fatti e circostanze dei drammatici momenti, vissuti dallo sfortunato caporalmaggiore in un campo di prigionia tedesco, sono stati attinti dal diario che lo sfortunato militare ha vergato nei due anni trascorsi in quell’inferno. Altri particolari, come il tragico decesso del giovane, centrato in pieno petto da una granata, sono stati riferiti al pubblicista da un altro suo fratello, il commerciante Vincenzo.
Il drammatico racconto è riproposto nel libro "FIORI MISTI" e, a sinistra, nell'elenco "Storie e Storielle” sotto il titolo: Diario e morte di un prigioniero.
***L’autore, Demetrio Russo, è coniugato con l’ins. Francesca Diaco, dalla quale ha avuto quattro figli e da questi sei nipoti. A loro la dedica dei libri.
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